Getti d'acqua nel sonno, apparizioni, scritte sui muri imploranti preghiere, fantasmi di suore. Ed un incendio. E' successo qui, nella Borley Rectory…
Borley Rectory, questo il suo nome, era un edificio di epoca vittoriana di trentacinque stanze costruito nel 1863 a Borley, nella contea dell'Essex, a 60 miglia da Londra. Il reverendo Henry Dawson Ellis Bull lo adibì a canonica nel 1863: lui ed i suoi discendenti vi abitarono fino al 1927, sino a quando non lasciarono gli appartamenti al nuovo parroco, il reverendo Guy Smith, accompagnato dalla moglie.
Fu lui, in seguito alle voci di infestazioni spiritiche, ad interrogare il Daily Mirror, il quale chiese il supporto dell’esperto in parapsicologia Harry Price. Dal 1930 la casa passò al reverendo Lionel Foyster, che notò inquietanti fenomeni: oggetti che volano o spariscono, getti d’acqua nel sonno, campanelli che tintinnano da soli, strani sagome che rimandano ad enormi pipistrelli, messaggi sui muri imploranti aiuto e preghiere. Dopo cinque anni, in seguito ad un esorcismo che non fece effetto, Foyster e moglie abbandonarono la casa. A prendere il loro posto lo studioso Harry Price, che vi fece abitare, a rotazione, 48 investigatori privati.
Una leggenda locale racconta che anticamente il sito della canonica ospitava un monastero dove si consumòuna tormentata storia di amore e passione tra una monaca ed un giovane cocchiere. Con la complicità di un frate, i due decidono di fuggire, ma qualcuno diede l’allarme ed i due amanti furono bloccati. Dopo un rapido processo, il frate e il cocchiere vennero giustiziati, mentre la giovane monaca venne murata viva in una cella sotterranea.
Harry Price, interrogando gli abitanti dei centri vicini, raccolse diverse testimonianze di apparizioni: al calar del buio una monaca in abiti neri percorreva a testa china il viottolo che unisce il rettorato al bosco, tanto da ribattezzarlo il "sentiero della monaca". Dopo essere ricorso a varie sedute medianiche, lo studioso venne in contatto con lo spirito di una suora francese cattolica, Maria Lairre, vissuta nel XVII secolo. Nel 1938 si scoprì che il palazzo non era stato costruito sopra un antico monastero, bensì sul terreno che accoglieva le vittime di un'epidemia di peste del XVII secolo. Nel 1939 un incendio distrusse l’edificio, ma la squadra investigativa non arrestò gli studi: nel 1943 alcuni scavi portarono alla luce le ossa di un essere umano di sesso femminile e di età inferiore ai trent'anni. Che fosse davvero la monaca della leggenda?
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Fu lui, in seguito alle voci di infestazioni spiritiche, ad interrogare il Daily Mirror, il quale chiese il supporto dell’esperto in parapsicologia Harry Price. Dal 1930 la casa passò al reverendo Lionel Foyster, che notò inquietanti fenomeni: oggetti che volano o spariscono, getti d’acqua nel sonno, campanelli che tintinnano da soli, strani sagome che rimandano ad enormi pipistrelli, messaggi sui muri imploranti aiuto e preghiere. Dopo cinque anni, in seguito ad un esorcismo che non fece effetto, Foyster e moglie abbandonarono la casa. A prendere il loro posto lo studioso Harry Price, che vi fece abitare, a rotazione, 48 investigatori privati.
Una leggenda locale racconta che anticamente il sito della canonica ospitava un monastero dove si consumòuna tormentata storia di amore e passione tra una monaca ed un giovane cocchiere. Con la complicità di un frate, i due decidono di fuggire, ma qualcuno diede l’allarme ed i due amanti furono bloccati. Dopo un rapido processo, il frate e il cocchiere vennero giustiziati, mentre la giovane monaca venne murata viva in una cella sotterranea.
Harry Price, interrogando gli abitanti dei centri vicini, raccolse diverse testimonianze di apparizioni: al calar del buio una monaca in abiti neri percorreva a testa china il viottolo che unisce il rettorato al bosco, tanto da ribattezzarlo il "sentiero della monaca". Dopo essere ricorso a varie sedute medianiche, lo studioso venne in contatto con lo spirito di una suora francese cattolica, Maria Lairre, vissuta nel XVII secolo. Nel 1938 si scoprì che il palazzo non era stato costruito sopra un antico monastero, bensì sul terreno che accoglieva le vittime di un'epidemia di peste del XVII secolo. Nel 1939 un incendio distrusse l’edificio, ma la squadra investigativa non arrestò gli studi: nel 1943 alcuni scavi portarono alla luce le ossa di un essere umano di sesso femminile e di età inferiore ai trent'anni. Che fosse davvero la monaca della leggenda?
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