Introduzione

Si dice che la verità attraversa 3 fasi:
La prima è rappresentata dalla negazione,La seconda da una forte opposizione,La terza dalla sua diffusa accettazione come dato di fatto.
Guardando questo blog ricordatevi che le persone che faranno altrettanto,probabilmente rientreranno in una di queste 3 categorie.Alcune rifiuteranno di credere che quello che stanno osservando possa essere vero,altre si opporranno violentemente alla diffusione di queste informazioni e faranno il possibile per screditare il messaggero invece di prestare attenzione al messaggio.
Poi probabilmente ci saranno altre persone che diranno: "non mi sorprende affatto l'ho sempre saputo,è tutto vero".
Osservando questo blog vedrete delle prove,che siano deboli o concrete non importa. Più prove si raccolgono,più la verità diventa possibile,probabile e in fine certa.

lunedì 28 novembre 2011

Stephen Clementson, l'uomo assediato da ufo e fantasmi



La storia di cui ci vogliamo occupare è quella di Stephen Clementson, nato e residente a Knightsfield, Regno Unito che a suo dire- non riesce a smettere di vedere UFO. Mr Clementson, 55 anni, ha caricato circa 100 video di incontri ravvicinati su YouTube, molti dei quali riprendono oggetti sicuramente curiosi che eseguono prodezze acrobatiche, sopra il suo giardino ma anche in altri posti, dovunque si reca il fortunato signore riesce a filmare qualcosa di interessante. Dice Clementson "La questione UFO è stata a lungo oggetto di un dibattito feroce, e persino ridicolo in definitiva" ma aggiunge "tuttavia, mia moglie ed io abbiamo sperimentato queste cose per decenni, indipendentemente dal fatto che la gente scelga di crederci, oppure no". Ecco una carrellata dei suoi avvistamenti più incredibili.
Clementson però non vede solo ufo. Anzi "Siamo stati testimoni di vari tipi di fenomeni paranormali in tutto questo periodo." Tornando sugli Ufo ha aggiunto: "Questi oggetti sono controllati in modo intelligente, Questa attività non è conforme a tutte le normative sul volo umano, né conforme alle note limitazioni fisiche. Mi permetto di suggerire che questa attività UFO si basa sulla tecnologia spaziale avanzata, e quindi emanata da altri mondi: In altre parole, è la tecnologia aliena."
Ma come detto i visitatori provenienti da un altro pianeta non sono le uniche entità inspiegabili con cui lui e sua moglie Lesley, 64 anni, hanno dovuto fare i conti.
Mr e Mrs Clementson hanno anche avuto diverse esperienze con spiriti malvagi.
Le attività che sono tipicamente definite come eventi poltergeist,cominciarono ad accadere intorno a loro a Guessens Road, WGC, nel lontano 1985. Oggetti che scomparivano e poi riapparivano misteriosamente.
Per far capire l'entità del problema i due coniugi raccontano un episodio. "Nel 1986, un armadio da cucina è stato spinto dal muro orizzontalmente sulla testa di mia moglie" e ancora "In un'altra occasione, suonò il campanello elettrico senza le batterie inserite". Insoma una coppia extraterrestre e paranormale. Cosa chiedere di più. Forse un pò di pare dice Clementson, perchè con il tempo tutto questo -a suo dire- è diventato spaventoso. Intanto però continua a guardare il cielo e filmare.

10 cose da sapere su Curiosity, il rover marziano che cerca la vita

1. Curiosity è dotato di strumenti innovativi, tra cui un braccio robotico per scavare nel sottosuolo e nelle rocce, e del più sofisticato set di strumenti scientifici mai inviato su Marte. Il rover, che si muove a una velocità massima di 90 metri all'ora in navigazione automatica, in due anni dovrebbe spostarsi per almeno 6 chilometri. 
2. Le sei ruote di Curiosity sono dotate ognuna di un motore individuale e sono state progettate per superare ostacoli fino a 75 centimetri di altezza. 
3. Di dimensioni paragonabili a quelle di un'automobile (3 metri per 2,7) e con un peso di 900 chilogrammi, Curiosity è un vero e proprio gigante rispetto ai precedenti rover della NASA. Nell'immagine, le ruote di tre generazioni di rover marziani a confronto: Sojourner (1997), Spirit/Opportunity (2003), Curiosity (2011)
4. Lo scudo termico del rover sarà uno dei più grandi mai costruiti. Infatti avrà un diametro di 4,5 metri e sarà destinato a proteggere il rover durante il viaggio e sopratutto durante l'ingresso nell'atmosfera marziana.
5. La fase di discesa sarò guidata dai piccoli propulsori posizionati nella parte posteriore della navicella. Dei potenti getti di ossigeno e aria orienteranno l'inclinazione della navetta, in modo che si posizioni sulla superficie di marte senza rimbalzare, se questo succedesse infatti la navetta uscirebbe dall'orbita maziana e si disperderebbe nell'immensità dello spazio cosmico.
6. Il paracadute del Mars Science Laboratory (MSL) è il più grande mai costruito per un volo extraterrestre, ha 80 cavi di sospensione, un diametro di 16 metri e una lunghezza di oltre 50 metri. Progettato per velocità supersoniche, servirà a rallentare ulteriormente la sonda dopo l'ingresso nell'atmosfera marziana e il distacco dello scudo termico.  
7. A differenza delle precedenti missioni, per la discesa sul suolo marziano non saranno usati airbag, ma la "Sky Crane",un sistema simile a una gru installato nello stadio di discesa, che abbasserà il rover fino a consentire un "atterraggio morbido" sulla superficie di Marte
8. Una volta toccato il terreno, dopo la conferma del contatto da parte dei computer di bordo, alcune microcariche esplosive faranno saltare via i cavi di collegamento tra il rover e la SkyCrane, che si sposterà per cadere lontano da Curiosity.
9. Il cratere Gale, prescelto per l'atterraggio di Curiosity dopo un lungo processo di selezione che ha coinvolto oltre 100 esperti, ha un diametro di 154 chilometri e si trova nei pressi del confine con l'Elysium Planitia. 
10. Curiosity sarà in buona compagnia durante il viaggio. In un microchip all'interno del rover è infatti presente una copia del Codice del volo degli uccelli di Leonardo da Vinci. L'originale del manoscritto, risalente al 1505, è custodito nella Biblioteca Reale di Torino. Credit: Biblioteca Reale di Torino

martedì 15 novembre 2011

DISCHI VOLANTI E ALIENI INCISI NELLE PIETRE: IL VIDEO DELLA RIVELAZIONE SHOCK


Dischi volanti e alieni raffigurati in una pietra: il video della rivelazione. Il rinvenimento in un paese centro-americano (non è stato ancora rivelato quale) di un reperto archeologico sorprendente, ha fatto drizzare le antenne a ricercatori e soprattutto agli appassionati di UFO e teorie extraterrestri. In pratica è un OoPart, ovvero un manufatto non convenzionale, con caratteristiche e dettagli che, apparentemente, non coinciderebbero con l’epoca storica a cui presumibilmente apparterrebbe.



Gli oggetti in questione, una serie di pietre, presentano in maniera chiara ed inequivocabile delle incisioni da far tremare le vene ai polsi: dischi volanti e creature aliene. La scoperta è stata divulgata da due ricercatori stranieri, Klaus Dona e Nassim Haramein. Del caso si sta occupando in forma più indiretta Bibiana Bryson: la ricercatrice argentina sta monitorando la vicenda ed è in contatto diretto con Klaus Dona (da poco divenuto un consulente della RADIO-Red Argentina de Investigacion OVNI). In ossequio alla sua filosofia, improntata alla massima prudenza, la Bryson ha preferito per il momento non rilasciare una dichiarazione ufficiale, limitandosi a definire il caso degno di essere approfondito. Di seguito alcuni fermo immagine, riprese dal video tratto da YouTube.



Non è la prima volta che vengono rinvenuti reperti archelogici “impossibili”, tuttavia sono solo le analisi successive, di varia natura, a poterne stabilire un effettivo valore scientifico. Innanzitutto, in maniera decisiva, bisognerà stabilire quando la pietra è stata incisa e lavorata. Eventuali aggiornamenti sulla vicenda della “pietra aliena”, saranno disponibili in una sezione (creata per l’occasione) sul sito ufficiale di Bibiana Bryson.



E’ presente anche una vasta galleria fotografica sulle pietre rinvenute in Centro-America. In appendice all’articolo è possibile invece visionare un video, tratto da YouTube, che mostra un momento della Conferenza di Saarbucken. E’ in quella occasione che i reperti archeologici in questione sono stati mostrati al pubblico.
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