Introduzione

Si dice che la verità attraversa 3 fasi:
La prima è rappresentata dalla negazione,La seconda da una forte opposizione,La terza dalla sua diffusa accettazione come dato di fatto.
Guardando questo blog ricordatevi che le persone che faranno altrettanto,probabilmente rientreranno in una di queste 3 categorie.Alcune rifiuteranno di credere che quello che stanno osservando possa essere vero,altre si opporranno violentemente alla diffusione di queste informazioni e faranno il possibile per screditare il messaggero invece di prestare attenzione al messaggio.
Poi probabilmente ci saranno altre persone che diranno: "non mi sorprende affatto l'ho sempre saputo,è tutto vero".
Osservando questo blog vedrete delle prove,che siano deboli o concrete non importa. Più prove si raccolgono,più la verità diventa possibile,probabile e in fine certa.

venerdì 4 marzo 2016

Mistero in una grotta in Egitto:"Le impronte non sono umane"


Le mani impresse ottomila anni fa sulle pareti della grotta di Wadi Sura in Egitto "non appartengono a esseri umani".
Questa la scoperta fatta dagli esperti incaricati di analizzare i segni trovati nel 2002 nel sito archeologico sahariano al confine con la Libia.
Le indagini sono state condotte dall'Istituto Archeologico McDonald di Cambridge, da un team guidato dalla professoressa Emmanuelle Honoré.
Sotto la lente, 13 piccolissime mani impresse - e non dipinte - sulla pietra. Inizialmente si pensò potessero appartenere a neonati. Unico problema: capire come avessero fatto gli autori delle raffigurazioni rupestri a fissarne la sagoma.


Mentre cercavano di dare risposta alla domanda, i ricercatori hanno confrontato le "manine" di Wadi Sura con quelle di numerosi bebè di pochi mesi, anche nati prematuri.
Senza però trovare riscontri: misure e proporzioni non erano per nulla corrispondenti.
Allora gli archeologi inglesi hanno battuto un'altra strada.
Giungendo alla conclusione che le impronte apparterrebbero a una specie non umana.
Per la precisione: a lucertole oppure a piccoli coccodrilli.
Di qui un nuovo quesito: perché l'antica civilità che abitava la zona avrebbe scelto di decorare la grotta con zampe di animali?
"Al momento è molto difficile comprenderlo, anche per noi ricercatori - ha detto la Honoré - perché la nostra cultura è totalmente diversa".
Risolto un mistero, dunque, gli esperti saranno ora chiamati a svelarne un altro.

Fonte: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/03/01/impronte_di_mani_in_una_grotta_risalente_a_8mila_anni_fa_gli_espe-68-473946.html


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