E' la Sonda umana più famosa della storia, quella più lontana e adesso è fuori dal sistema solare. La storica sonda Voyager 1 della Nasa diventerà così il primo veicolo costruito dall'uomo a entrare nello spazio interstellare, a testimoniare la presenza dell'uomo a chiunque la fuori incrocera il suo cammino e i suoi segnali. A rivelare l'imminente sconfinamento è la registrazione, da parte degli strumenti della sonda, di segnali completamente nuovi che provengono dal flusso di particelle cosmiche. Le variazioni registrate recentemente che testimoniano un drastico cambiamento rispetto alla situazione rilevata finora all'interno del Sistema Solare.La storia della gemelle Voyager 1 e 2 comincia nel 1977, la sonda Voyager 1 si trova ora in una regione dello spazio nella quale sta registrando un incremento vertiginoso dell'intensità delle particelle cariche che provengono dall'esterno del Sistema Solare e che sono state generate dall'esplosione di supernovae.
''Dal gennaio 2009 al gennaio 2012 c'è stato un graduale aumento del 25% dei raggi cosmici galattici incontrati da Voyager'', osserva Ed Stone, responsabile della missione Voyager presso il California Institute of Technology (CalTech) di Pasadena. ''Più di recente, abbiamo osservato una rapida escalation in quella parte dello spettro energetico. A partire dal 7 maggio - aggiunge - i raggi cosmici sono aumentati del 5% in una settimana e del 9% in un mese''.L'enigma del segnala anomalo
Il giorno 22 aprile 2010, i dati scientifici della sonda cominciarono a non tornare indietro. Ecco quindi le ipotesi inquietanti, che partirono parlando di un sabotaggio extraterrestre. Hartwig Hausdorf, 54 anni e autore del libro “UFOs – They Are Still Flying”, dichiarò: “sembra quasi come se qualcuno avesse dirottato o riprogrammato la sonda, forse così non conosceremo ancora tutta la verità“. Tutto rientrò nel tempo e ci fu spiegato che si era trattato di un guasto, ma molti rimasero scettici sulla spiegazione.
In attesa della dichiarazione ufficiale dell'arrivo nello spazio interstellare
Tutto gli occhi sono puntati sulla conferenza stampa Nasa che annuncerà l'inizio di questa nuova era dell'esplorazione spaziale. I dati inviati dalla sonda per riconoscere i segnali che annunceranno il passaggio del confine sono constantemente monitorati. Quando gli strumenti della Voyager 1 registreranno un repentino crollo delle particelle energetiche generate all'interno dell'eliosfera, significherà che il confine è stato oltrepassato. Per ora c'è solo una rilevante decadenza dell'intensità delle particelle. Restiamo in attesa fidu
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