La Sacra Sindone, il telo avrebbe avvolto Gesù nei giorni compresi fra la sua morte e la resurrezione, continua a far parlare di se e ad attrarre l’attenzione di scienziati di tutto il mondo.
L’ultimo studio effettuato sul Sacro lino è dell’Enea (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che dopo 5 anni di accurate analisi pare non aver alcun dubbio: ”La Sindone di Torino non può essere opera di un falsario medioevale.”
In particolare gli scienziati avrebbero focalizzato l’attenzione sulla potenza necessaria per colorare istantaneamente la superficie di un lino corrispondente ad un corpo umano di statura media con una radiazione VUV. La potenza sarebbe infatti dell’ordine dei 34000 miliardi di Watt.
Impossibile quindi che nel medioevo disponessero di una tecnologia simile. L’enigma dell’origine dell’immagine della Sindone di Torino rimane ancora “una provocazione all’intelligenza”, come aveva dettoGiovanni Paolo II.
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